Le cinque situazioni più fastidiose da evitare al vostro matrimonio.

Tutti sognano il matrimonio perfetto. E d’altra parte, tutti sono convinti di averlo organizzato in maniera ineccepibile.

Sarà davvero così? Certamente, ma.. solo se avete tenuto conto di evitare quelle situazioni fastidiose che possono rendere il vostro matrimonio imperfetto.

Quali sono?

Non perdetevi questa classifica dei top 5.

– Al quinto posto: I momenti morti –

Voi non ci crederete: ma esistono e sono sempre in agguato.

Non c’è niente di peggio in un matrimonio di vedere gli invitati che sbadigliano perché nessuno ha tenuto conto delle tempistiche.

Va bene, il ricevimento non è una staffetta.

Io dico sempre ai miei sposi che non dobbiamo mai sottoporre i nostri ospiti a logistiche e tempi serrati.

Resta pur sempre un momento di relax e spensieratezza.

D’altra parte non possiamo neanche lasciare che gli invitati siano abbandonati a loro stessi a morire di noia.

I tempi morti peggiori sono legati fondamentalmente a tre momenti:

  • Il ritardo della sposa – Si dice che una signora debba sempre farsi aspettare. Ebbene, la differenza tra una signora e una che non lo è si misura proprio nel tempo in cui si faccia attendere.

    Questo è un momento davvero noioso per chi è accorso a celebrare la vostra felicità, quando si trovi ad attendere oltre il quarto d’ora.

    Oltre a far sorgere dubbi al vostro futuro sposo che paziente dovesse già trovarsi all’altare, non è corretto ritardare l’inizio del proprio matrimonio oltre misura.
    Senza contare che state togliendo tempo prezioso a voi stessi in primis.

  • l’attesa degli sposi – com’è normale che sia, gli invitati arrivano prima in location o per lo meno sono sempre i primi a raggiungere l’area buffet.
    Se per caso vi è venuta l’idea di fermarvi in giro sul tragitto per le foto, fate attenzione a questo pericolo in agguato.
    I vostri amici e parenti sono al momento soli e vi stanno aspettando. Volete davvero lasciarli abbandonati a loro stessi per tanto tempo?

     

    E ancora peggio: volete davvero lasciarli senza neanche la possibilità di dissetarsi?

    Tendenzialmente, non sono molto a favore di aprire le isole del buffet prima che gli sposi arrivino.
    Tuttavia, se è prevista questa sosta per le foto, date almeno disposizione al catering che aprano la buvette del beverage e se pensate che l’attesa sia così lunga consentite che possano servirsi delle meraviglie culinarie che avete scelto per loro (almeno una parte!)
    Un’alternativa? scegliete una location che offra scorci e scenari degni di essere ricordati nel vostro album di nozze. Gli ospiti potranno così cominciare la festa con voi presenti.

  • E la seconda portata quando ce lo portano?? – a mio avviso, costituisce una mancanza di riguardi il fatto che gli ospiti restino inchiodati alla sedia per troppo tempo e ancora di più che siano costretti ad aspettare interminabili momenti tra una portata e l’altra.

    Ricordo ancora con ansia quando mi portavano ai ricevimenti da bambina ed ero obbligata a sostare al tavolo per ore prima che la situazione si movimentasse e mi fosse permesso di alzarmi per andare a giocare.

    Devo dire che questa sensazione mi accomuna a molte coppie che mi contattano.

    Come aggiro questo momento morto?
    Semplice, concordo i tempi con il catering ancora al momento della prova menu e li ribadisco nel briefing che viene dato a tutti i fornitori, così che tutti sappiano quello che devono fare, quando lo devono fare e con che modalità.

    Il risultato? Nessuno si è mai lamentato ed il momento del pranzo o della cena è sempre trascorso in serenità. E senza noia.

Al quarto posto: no non ho io le fedi, non dovevi prenderle tu?

Fantascienza? no, no: succede, eccome!

Capita che gli ultimi momenti prima di uscire di casa siano quelli più concitati. La mamma va in ansia, papà sbuffa, il cane è da portare alla cuccia, a tua sorella si sbecca un’unghia. Chi mi mette la cravatta?

Il velo così o appuntato più avanti?

Succede così che tra gli elementi fondamentali del matrimonio, la dimenticanza più frequente sia proprio quella legata a fedi e bouquet.

Il bouquet viene spesso infilato in frigorifero per resistere al caldo delle giornate estive e ahimè in molti casi lì resta.

Per gli anelli, sembra assurdo, ma succede. Immaginate di aver incaricato qualcuno di portare le fedi al luogo della cerimonia, ma sbadatamente questo non accade. Devo dire che nei matrimoni da me organizzati non è mai accaduto.

Perché?
Facile, nella pianificazione che preparo, mi assicuro sempre che le fedi arrivino in chiesa o nel luogo della cerimonia molto prima degli sposi. Concordo inoltre con il celebrante se preferisca averle con sé dall’inizio, per esempio.

Se abbiamo pensato che uno dei testimoni debba essere l’incaricato a portare le fedi, assicuratevi che arrivi con largo anticipo nel luogo della celebrazione.. e incaricate qualcun altro di domandargliele prima che cominci la cerimonia!

Avremmo così il tempo per recuperare la sbadataggine e salvare il momento.

E il bouquet? io preferisco conservarlo in un luogo fresco e consegnarlo personalmente a tempo debito alla sposa al suo arrivo.

Alcuni potranno rispondermi: “In questo modo però la sposa non avrà le foto a casa con il proprio bouquet!”.

Vero.

Infatti, domando sempre alla sposa quale sia la sua preferenza, così da capire come metterla sempre a suo agio. Se sospetto che la persona che ho davanti potrebbe essere particolarmente agitata nel giorno delle nozze, le consiglio di lasciare che sia io a consegnarle il bouquet.

In fondo meglio qualche foto senza bouquet all’inizio, piuttosto che per tutta la giornata.. non credete?

Al terzo posto: questa location dista ancora molto?

È davvero la location dei vostri sogni. Ce n’è voluta, ma l’avete trovata.

Ad un’ora di distanza da dove risiedete e da dove vengono la maggior parte dei nostri ospiti.

Che fare? Lasciate lì il cuore e ne cercate un’altra?

Potreste.

Oppure..

Cercate di rendere confortevole la trasferta dei vostri ospiti, nella migliore misura che vi sia consentita.

Ecco qui cosa fare:

  • avvicinate il luogo del rito – Che si tratti di cerimonia religiosa o civile, la celebrazione dovrà essere tassativamente entro i 20, massimo 30, minuti di distanza dalla location. E comunque, rigorosamente comoda da raggiungere.

    Meglio ancora se il rito si possa celebrare in loco: gli invitati si troverebbero a coprire una volta sola la distanza di trasferta e non dovrebbero rimanere in auto tanto a lungo da stancarsi.

  • prevedete delle navetteSe vi è possibile, offrite il transfer. Chiedete agli ospiti di raggiungere un meeting point comodo per tutti e da lì fate partire i minivan che accompagnino gli invitati in tutta tranquillità e sicurezza tra i vari luoghi dedicati alla location
  • cercate delle soluzioni ricettive come hotel e B&B nella zona – I vostri ospiti vi ringrazieranno se penserete anche al loro rientro oltre che alla loro andata. Dando loro la possibilità di scegliere se fermarsi a dormire nell’area vicina alla location (o nella location stessa se offre stanze al proprio interno) o rientrare al domicilio.

La location desiderata è salva e con essa il vostro matrimonio dei sogni.

Al secondo posto: Il testimone che parlava troppo

I discorsi dei testimoni mi piacciono un sacco.
Mi permettono di vedere sfumature dei miei sposi che non conosco. Alla fine io ho avuto il piacere di accompagnarli per uno o due anni della loro vita, al massimo.

Quello che non piace non solo a me, ma anche ai vostri invitati – credetemi – è il discorso di cinquanta pagine del testimone che a tutti i costi vuole raccontare la vostra vita (e la sua) per filo e per segno, da quando vi siete conosciuti all’asilo fino ad oggi.

Quando qualcuno vi annuncerà di voler parlare al vostro matrimonio, sicuramente dovreste esserne felici. Tuttavia, un piccolo scrupolo fatevelo. Anzi due.

Il primo è di accertarvi che la persona resti nei 5 minuti al massimo di speech.

Oltre, rischia di diventare noioso e di far calare sui presenti sonnolenza irreversibile.

Senza contare il caso in cui diventi uno sproloquio: ve lo immaginate se il vostro migliore amico raccontasse episodi imbarazzanti di voi in approccio con altre fidanzate del passato?

Come la prenderebbe la vostra nuova moglie? E vostro suocero???

Al di là delle battuta, non voglio farvi venire ansia: se però ci sono situazioni del passato che non amate far conoscere, sarebbe opportuno condividerlo con chi si sia proposto di parlare di voi.

Secondo scrupolo: avvisate il catering. Se sono previsti discorsi durante il ricevimento il responsabile incaricato lo deve sapere.

Sarebbe un disastro mandare avanti le pietanze in cottura in cucina e non potere farle uscire a tempo debito per il servizio.

Potete aver assoldato anche uno chef stellato, ma se il risotto o il filetto previsto in menu non viene servito in tempo sono tutta maestria e gusto sprecati. Davvero volete che accada?

Soluzione: decidete da prima quando sarà il momento idoneo per introdurre i discorsi e mettetene a conoscenza anche il responsabile incaricato di presidiare il vostro grande giorno.

Al primo posto: non sapevo che venissi accompagnato

La madre di tutti i pasticci. Non aver tenuto conto degli accompagnatori.

E qui, cari signori, l’errore è di chi ha organizzato. O meglio: di chi non ha prudentemente verificato se gli ospiti a cui sono state destinate le partecipazioni si presentassero con un “più uno o meno”.

Succede quindi che, nella convinzione di invitare una persona sola, gli ospiti vengano non solo con un partner magari circondati anche dalla prole.

Punto uno: il Galateo parte dal presupposto che una partecipazione consegnata ad una persona preveda sempre anche il compagno/a, fidanzato/a, moglie/marito.

Esiste tutto un articolato protocollo per impostare gli inviti, ma da questo punto cardine non si può scappare.

Punto due: se ritenete che al matrimonio debba solo la persona invitata, fareste bene ad esplicitarlo.

Vi avviso però: non c’è un modo particolarmente elegante per comunicarlo, tuttavia, se diversamente non sia possibile, meglio essere chiari che vedersi apparire uno stuolo di coppie non previste.

E i tavoli? come li riorganizzate all’ultimo?

Se poi avete pianificato un tavolo imperiale.. beh, non vi invidio!

Come vedete, in mancanza di una pianificazione e una gestione puntuale molte sono le insidie che possono rendere la giornata meno piacevole. Nella nostra short list abbiamo accennato a quelle che di solito sono le più evidenti, ma di sicuro, ci vogliono molte attenzioni per un’organizzazione ineccepibile.

Come quella che merita il vostro matrimonio.

Francesca

Wedding Manager
La Favola Reale


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Hai idea di quante situazioni noiose o peggio imbarazzanti eviteremmo lavorando insieme?

Contattami e sarò di grande aiuto per il tuo matrimonio

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