Matrimonio a Milano: sposarsi immersi nell’arte (e come renderlo possibile).

Milano è come uno scrigno: ha luoghi ricchi di fascino e storia, tesori d’arte nascosti che difficilmente sono noti ai più.

E forse, ancora meno vengono considerati per il proprio matrimonio.

Se come la sottoscritta, siete affascinati dall’arte, non ditemi che non abbiate mai considerato questi suggerimenti per rendere il vostro matrimonio eccezionale.

Di cosa sto parlando?

Avete mai pensato di celebrare il vostro matrimonio immersi nell’arte di un museo, aperto in esclusiva tutto per voi?

No davvero?

Forse è perché non sapevate che Milano e la Lombardia tutta posseggono un vasto patrimonio artistico, addirittura con la presenza di siti protetti dall’Unesco: tra palazzi e musei si stima che il patrimonio lombardo si aggiri attorno a più di 25,4 miliardi di euro e 365 mila addetti, collocando la Lombardia ai vertici del panorama culturale italiano.

Milano, con il +7,3% e +7,5%, si conferma prima su entrambi gli indicatori economici.

Questo cosa significa?

Milano e la Lombardia possono aprire scenari di ambientazione del vostro matrimonio in location che nessun altro ha.

Non stiamo parlando solo del ricevimento: gli stessi riti e unioni civili possono essere ambientati in luoghi che stillano arte da ogni angolo.

L’enorme fortuna è quella di poter spaziare in termini di gusti e affinità artistiche.

Dimenticatevi polverosi e tetri corridoi di vecchi edifici ricolmi di ciarpame impagliato.

Milano conta oltre 70 musei, spaziando dall’arte preistorica alle più moderne opere. Senza contare le gallerie d’arte private, chiostri di ex conventi, biblioteche, teatri e palazzi storici di diverse epoche presenti in città.

C’è persino un planetario!

Ma come si può pianificare un matrimonio in questi spazi? Da dove si comincia?

Intanto, in primis, dobbiamo capire se l’intenzione di celebrarvi il rito o vogliamo limitarci al ricevimento.

Premetto che l’iter burocratico è tutt’altro che semplice o immediato. Se potete, è sempre meglio che un professionista vi affianchi, soprattutto se la scelta ricada su location di proprietà pubblica o sotto le Belle Arti.

Proverò comunque a semplificare.

Partiamo, dunque, dal primo caso: qualora volessimo pronunciare il nostro sì in mezzo a bellissimi quadri e opere d’arte, dobbiamo accertarci che la location scelta sia una cosiddetta “casa comunale”: significa per definizione che il comune in cui si trova abbia dato autorizzazione a compiere al suo interno svolgimenti di pratiche di interesse pubblico con valore legale valido.

Da qui, anche i matrimoni.

Come scoprire se la struttura su cui avete messo gli occhi abbia questo riconoscimento?

Innanzi tutto, bisogna verificare sul sito del Comune di pertinenza: per il Comune di Milano esiste una sezione dedicata a riguardo.

Una volta stilata una lista dei luoghi che possano essere considerati casa comunale, necessita poi di prendere contatto diretto: verificate quali siano le condizioni per la celebrazione e non dimenticate di chiedere sempre se il rito civile abbia valore legale.

Questo perché a volte si crea una confusione in termini, il rito civile viene ricondotto all’antitesi di matrimonio religioso, pertanto anche quello simbolico, senza che produca effetti legali viene associato a questa terminologia, anche se non del tutto corretta.

Cosa fare se il luogo scelto non sia casa comunale? Il consiglio è quello di celebrare un rito simbolico sul posto, che possa avere comunque una forte carica emotiva, e possa parlare di voi e della vostra scelta.

Potreste prevedere un rito civile legale la mattina e proseguire in mezzo ad amici e e parenti nel pomeriggio.

Qualora fosse casa comunale, l’iter è quello classico del rito civile.

Ricordatevi che per la celebrazione possono essere segnalati anche altre persone a voi vicine o celebranti professionisti oltreché ai pubblici ufficiali delegati dal Sindaco.

Questo renderebbe ancora più personale e unica la vostra cerimonia.

Immaginatevi a dire di sì in mezzo ad opere famose o immersi dalle luci di un palcoscenico.

E ora immaginate di condividere questa giornata speciale con quanti vi siano più cari: non trovate che sia tutto perfetto?

Potreste coniugare la vostra passione per l’arte con tutto l’affetto che meritate per il vostro giorno perfetto.

Vediamo quindi come sia possibile realizzare invece il ricevimento.

Al di là di tutte le prescrizioni legate alla più tradizionale delle pianificazioni, come ad esempio l’attenzione alla capienza degli spazi, la prima verifica da fare è strettamente legata tanto alla disponibilità degli stessi, per essere rilasciati come location per eventi privati.

Questo comporta due rilievi: il primo, è verosimile che se sia stato già fatto, sarà più facile riuscire ad ottenere il nulla osta ad operare all’interno della struttura per realizzare il matrimonio che sognate.

Il secondo, significherebbe che alcune dotazioni tecniche, come ad esempio cucine e allacci idrici possano essere già presenti, cosa assolutamente non trascurabile!

Ricordiamoci che ci stiamo addentrando in un territorio inusuale e poco esplorato, con i pro e i contro del caso.

In un matrimonio di questo tipo, gli aspetti da monitorare sono diversi, e se non abituati a considerarli rischiate di mettere a repentaglio la giornata, oltre ad aggiungere un coefficiente di stress ulteriore al periodo dei preparativi di matrimonio.

Il primo fra tutti il budget: per tenere un ricevimento all’interno di location così particolari bisogna far fronte a molteplici spese che esulano dal puro costo di affitto della location.

Avventurarsi in questo percorso necessita una capacità di gestione e di visione d’insieme particolarmente attenta.

Perché? Sarà molto importante che domandiate quali siano le eventuali spese accessorie che gravitino intorno ad un ricevimento simile: la guardiania, per esempio.

Naturalmente, aprire fuori dagli orari di regolare svolgimento del servizio al pubblico può necessitare che il personale addetto alla sicurezza – imprescindibile all’interno di location che custodiscano beni di alto valore – incorra in straordinari, che quindi vanno assorbiti dal locatario (che quindi siete voi).

Sconsiglio di considerare l’ipotesi di chiedere chiusure anticipate per il pubblico, i costi sarebbero davvero alti.

Se il budget però non è per voi un tema di preoccupazione, anche in questo caso, dovreste tenerne in considerazione l’incidenza a livello di personale e in quale misura una apertura in esclusiva venga calcolata a vostro favore.

Insieme alla guardiania, va misurato anche il personale per il guardaroba e allo stesso modo per il presidio delle toilette, con le logiche sopra esposte.

Collegato a questo aspetto è sicuramente l’opportunità (leggasi: l’obbligatorietà) di sottoscrivere un’assicurazione che tuteli vi e i vostri ospiti da danni accidentali al luogo ed opere in esso custodite.

Questo in generale è un buon provvedimento da prendere in qualsiasi location vi troviate, a maggior ragione se vi attornierete di preziosi di ogni genere.

Molte compagnie oggigiorno consentono di sottoscrivere assicurazioni una tantum, legate strettamente all’evento da svolgersi.

Si tratta di un gesto che vi permetterebbe certamente di dormire sonni più tranquilli.

E altre domande da porre per continuare a riposare tra sette guanciali sono – ad esempio – se lo spazio dedicato, come anticipavamo, sia provvisto di cucine e di quali allacci o implementazioni possa aver bisogno.

C’è abbastanza kilowattaggio? No, non vi sto chiedendo di improvvisarvi elettrotecnici, ma di verificare che ci sia il corretto apporto di energia per tutti le componenti elettriche debbano essere introdotte.

Questo è un dato importante per il catering, perché possa sfruttare tutte le dotazioni di cucina come forni elettrici e banconi del caldo, avvalendosi dell’energia sufficiente senza che ciò interferisca con altri elementi che necessitino di usare elettricità.

Pensate se, al calar della sera, vi trovaste improvvisamente al buio per aver acceso le catenarie sopra il chiostro sontuosamente allestito.. Non sia mai!

Insieme a questa considerazione, dobbiamo ragionare sulla possibilità di carico e scarico ad uso dei fornitori: la location potenzialmente si troverà su qualche via o piazza trafficata, o addirittura in zone ZTL.

Non possiamo trascurare questo aspetto di logistica così delicato.

Ecco allora che bisognerà occuparsi anche della permissisistica ad essa legata, perché scarico e allestimenti si possano svolgere in tranquillità e sicurezza.

Esiste una procedura specifica da effettuarsi presso gli uffici comunali perché venga concessa la possibilità di occupare suolo pubblico, nel caso in cui non esista uno spazio idoneo all’interno del luogo individuato per il ricevimento.

Sarà importante tenere d’occhio anche le tempistiche entro cui presentare le carte.

Ultima nota saliente è proprio legata agli allestimenti: al di là di questioni legate al gusto personale e al design scelto, è opportuno ragionare su un set up minimal, che non vada a congestionare gli spazi a discapito della loro fruibilità da parte degli ospiti.

Il loro ed il vostro benessere devono sempre essere posti al primo posto.

Certo che, regalare e regalarvi un ricevimento, comodamente seduti tra prime edizioni, affreschi e opere d’arte è qualcosa di unico e sensazionale.

E naturalmente, irripetibile. Come il vostro matrimonio.

Francesca

Wedding Manager

La Favola Reale

Credits: Web Image searching


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Siete curiosi di sapere come potrebbe essere il vostro matrimonio in questi spazi? cercate altre location differenti e non battute da tutti? Continuate a leggere qui

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