True Wedding Stories: La Favola Reale di Mario & Silvia

Una favola metropolitana, un matrimonio in centro a Milano.
Questa è la Favola Reale di Mario e Silvia, un amore a poche dita dal cielo e che ho l’onore di potervi raccontare.

Tutto ha inizio con un messaggio di richiesta informazioni, attraverso il formulario del sito ben oltre la mezzanotte di un venerdì di giugno.

Incuriosita, ricordo di aver risposto subito, dando la mia disponibilità per sentirci con le luci del giorno.

L’indomani scoprivo così che Silvia, la futura sposa, sarebbe convolata a nozze a fine luglio, ma nell’arco di un tempo relativamente breve aveva già individuato tutti i fornitori che avrebbe fatto parte della squadra nel giorno del suo matrimonio…tranne la location, in fase di definizione.

Ancora più interessata, prendevamo appuntamento per una chiacchierata conoscitiva nei pressi dell’Arco della Pace.

Ricordo che è stato un incontro davvero piacevole, quasi rilassante: con Silvia, ho sentito subito sintonia, come con una persona che non si vede da tempo e si rincontra in una gradita occasione.

Mentre la osservavo parlare notavo come fosse una donna esile, ma dal carattere deciso; una classe ed un eleganza che traspariva nonostante la mise sportiva che indossava quel giorno.

Stava tutto nel suo portamento, nei gesti e parole misurate.

Mi è piaciuta subito.

Così, di fronte ad uno spritz, abbiamo cominciato a conoscerci e ho saputo che lei e il suo compagno Mario, volevano un matrimonio allegro informale e del tutto metropolitano.

Tutto si doveva svolgere a Milano, la nostra città.

Il rito sarebbe stato civile a Palazzo Reale, circondati dagli amici e affetti più cari, per una cerimonia intima.

Per il ricevimento, il catering a cui si erano affidati, aveva proposto loro una location nuova in città, di recente restauro e da poco restituita ai milanesi: i Caselli dei Daziari proprio all’Arco della Pace!

Così, con la location già alle nostre spalle, istintivamente le ho proposto di visionare le piantine per studiare una prima logistica e timing dell’evento.

Nell’analizzare le planimetrie, mi accorgevo che la proposta avanzata lasciava qualche dubbio, tanto per le dimensioni dello spazio rispetto agli ospiti che sulla dinamica del ricevimento.

Naturalmente, se quella fosse stata la loro location, il compito che mi sarebbe riguardato sicuramente sarebbe stato quello di individuare la migliore soluzione, perché gli ospiti e gli sposi potessero rimanere entusiasti dello svolgimento del matrimonio.

Una volta decisi ad affidarmi il loro grande giorno, era pacifico che necessitassero di una figura professionale che li aiutasse a coordinare il loro matrimonio, ma anche che li aiutasse a mettere ordine e definire alcuni punti ancora aperti.

La prima cosa importante da fare era accertarsi della data e indubbiamente definire la location.

Il tempo non giocava a nostro favore: era corretto perciò che io prendessi contatto con i fornitori selezionati, per accertarmi che conoscessero i loro compiti fossero del tutto allineati.

In corso d’opera, nelle settimane successive, ecco arrivare la soluzione perfetta per il loro matrimonio in città: il simbolo della Milano da Bere.

Terrazza Martini.

Non si poteva chiedere di meglio: a pochi metri da Palazzo Reale e con una vista da togliere il fiato a perdita d’occhio su tutta Milano.

La data scelta veniva definita per un pomeriggio di fine luglio.

Fermata location e sistemata anche la parte burocratica presso Palazzo Reale, fissavamo un sopralluogo con i futuri sposi per prendere contezza degli spazi e la logistica.

Ci accorgevamo subito che alcune situazioni potevano essere critiche.

In primo luogo, l’allestimento di Palazzo Reale doveva essere snello e rapido per il susseguirsi continue celebrazioni.

Proponevo quindi di dare dei ventagli alle signore, in accoglienza all’arrivo come forma di benvenuto, così da non preoccuparsi di disporli in sala e conseguentemente di eventuali recuperi che avrebbero allungato i tempi di deflusso; mentre per il lancio del riso allo stesso modo mi sarei incaricata di distribuirne all’esterno, tra i vari invitati cosicché ve ne fosse per tutti e senza dilungamenti.

Gli sposi poi avrebbero sostato per un primo brindisi presso il Giacomo Caffè, all’interno di Palazzo Reale, salvo poi raggiungere la terrazza dopo alcune foto di rito.

Raggiunta Terrazza Martini era immediatamente evidente il primo scoglio: due ascensori di capienza massima 4 persone avrebbero dovuto trasportare tutti gli ospiti al 15° piani del grattacielo, senza che vi fosse controllo all’accesso.

La soluzione che ho proposto in quel caso era quello di effettuare un accredito rapido all’arrivo, davanti al guardaroba.

Altro punto complesso si rivelava la composizione dei tavoli. Solitamente consiglio sempre sui tavoli rotondi da 180 cm di diametro di non ospitare più di 10 persone.

Tuttavia, Mario e Silvia avevano l’esigenza di far accomodare su un paio di tavoli circa 12 persone: questo voleva dire da parte del catering recuperare dei tavoli della dimensione di 2 metri di diametro.

Il recupero non è stato complesso, tanto quanto il trasporto: il montacarichi di Terrazza Martini non poteva ospitare dei tavoli così ampi, pertanto, encomiabilmente, li avrebbero portati fino al piano dove si sarebbe tenuto il ricevimento.

Da ultimo, Terrazza Martini non poteva ospitare minori, ma nella lista ospiti erano presenti diversi nipoti degli sposi e figli di amici cari di età inferiore ai 18 anni.

Fortunatamente, bastava sottoscrivere uno scarico di responsabilità da parte degli sposi nei confronti della location per consentire anche ai piccoli invitati di prendere parte al ricevimento.

Così il gran giorno alla fine è arrivato.

Un sole meraviglioso scaldava Milano, in una giornata calda e serena.

Dopo essermi assicurata che in location venisse tutto preparato e allestito secondo il desiderio degli sposi, mi sono occupata di disporre un simpatico tableau mariage in mezzo alle piante aromatiche e spontanee presenti al piano dove si sarebbe tenuto l’aperitivo: il 16° piano, la vera terrazza al centro del mondo milanese.

Menu, segnatavolo al loro posto, ultime disposizioni allo staff e fornitori e poi via a Palazzo Reale, ad accogliere ospiti e sposi.

Come una vera principessa metropolitana, Silvia è arrivata in taxi bianco.

Era tra le spose più semplici e al contempo eleganti che avessi mai conosciuto.

La sua grazia si accompagnava perfettamente al fascino del suo futuro sposo, Mario, elegantissimo nel suo completo blu.

Accaldati ed emozionati, abbiamo atteso il nostro momento tra i cortili del bellissimo Palazzo Reale di Milano.

Una volta arrivato, ho potuto predisporre per loro le sedute e dare il via libera agli ospiti perchè potessero accomodarsi alle due ali alle spalle degli sposi.

Finalmente, Silvia era pronta ad accedere accompagnata dal suo meraviglioso papà, mentre Mario la aspettava davanti al tavolo della cerimoniere.

La cerimonia civile, seppur breve, è stata intensa: al momento dello scambio era impossibile non percepire l’emozione e l’amore tra i due.

All’uscita, come concordato, agli ospiti è stato consegnato il riso, con cui augurare felicità e prosperità ai neo marito e moglie, il tutto nella gioia generale.

Baci e abbracci e poi pronti per le foto di rito e la bicchierata.

A quel punto, mi staccavo per percorrere i pochi metri che ci separavano dalla location.

Accertatami che la “segnaletica” degli sposi fosse pronta ad indirizzare gli ospiti verso la giusta destinazione, ho effettuato un giro di controllo tra tavoli, elegantemente decorati con bouquet di peonie e bouvardia, a ripresa dello splendido bouquet di Silvia.

Doveva essere tutto impeccabile.

Avevamo rispettato il design moderno degli interni della Terrazza Martini e il contesto risultava in linea con la location che ci ospitava, senza però essere freddo: il bianco candido delle tovaglie, accostato agli ottoni delle finiture intorno, la scelta dei fiori dai colori tenuti rendeva tutto armonico e aggraziato.

All’arrivo dei primi invitati, l’accredito si è svolto celermente e ha consentito loro di raggiungere il piano superiore per gustarsi la frescura dell’altezza, il panorama ineguagliabile e il raffinato aperitivo allestito con cura dal catering.

Gli sposi raggiungevano dopo poco tempo i loro cari e amici, trovando lo staff schierato e molti calici alzati per un caloroso benvenuto.

Come colonna sonora, Mario & Silvia si sono rivelati degli intenditori d’eccezione: tutti brani dei più grandi artisti rock, blues e soul di tutte le decadi a partire degli anni 60.

E tutto rigorosamente suonato su vinile!

Decisamente un intrattenimento musicale originale ed effetto, oltre che (a mio gusto) azzeccatissima!

L’ora della cena richiamava tutti al piano inferiore, mentre dalle vetrate intorno ai tavoli Milano regalava bagliori dorati.

L’atmosfera era davvero festosa, un piacere da vedere!

Durante la cena, visto che in sala tutto si svolgeva in modi e tempi corretti, mi sono potuta concentrare alla decorazione della deliziosa torta a piani, preparando piccole composizioni di peonia e bouvardia per impreziosirla e renderla la regina indiscussa delle celebrazioni.

Dal momento che sarebbe stata adagiata sopra ad uno dei tavoli alti con il logo imperioso della Terrazza Martini, ho ritenuto di concentrare la decorazione sulla torta stessa, piuttosto che su altri elementi che potessero distogliere l’attenzione.

Mi piace sempre molto dedicarmi a questa momento: pongo sempre molta cura e mi piace che ogni coppia abbia una torta ed un allestimento tutto suo, in linea con quelli che sono i canoni scelti per le loro nozze.

Poco dopo, potevo dedicarmi al posizionamento delle bomboniere, dei piccoli bonsai, come simbolo dell’amore che richiede cura, dedizione e nutrimento.

Per agevolarne la distribuzione, avevo proposto di sistemarle al piano superiore, dove la festa sarebbe proseguita, vicino al meraviglioso bancone dell’open bar.

Una volta pronto tutto quanto, verificato che la cena fosse al termine, mi sono coordinata con il catering, affinché esponesse la torta nuziale.

Devo dire che ho provato soddisfazione nel vedere i volti di Silvia e Mario, mentre la raggiungevano.

Dopo il taglio, sono seguiti i discorsi di rito: nota comune per tutti è stata l’ironia, segno che l’umore fosse alto e certamente tutto contribuiva a rendere la situazione goduta e divertente.

eclissi di luna totale

Una volta tornati sulla terrazza, oltre allo spettacolo della città illuminata che emergeva dalle ombre dalla sera, anche Madre Natura ha voluto omaggiare gli sposi con un eclisse totale di luna, che ha intrattenuto gli ospiti per alcuni minuti.

Successivamente, Mario e Silvia hanno ballato sotto un cielo stellato, occhi negli occhi, concludendo in un romanticissimo ,casquè ed un bacio da film.

Ma prima di scatenarsi nei balli, Silvia ha lanciato il bouquet alle amiche che si sono lanciate verso l’oggetto della contesa.

La serata è continuata con spensieratezza, fino ai commiati finali.

E mentre le luci della festa si spegnevano, una nuova avventura di vita insieme cominciava per Mario e Silvia.

Vi lascio una Gallery di immagini di questa Favola Reale presso la meravigliosa Terrazza Martini.


Photo credit: LUMA Photo

Altre dal web

Floral designer: Mrs Popple’s Garden

Music planning: Vinile Milano

Catering: Catering La Fenice

Location: #terrazzamartinimilano

Wedding coordination: La Favola Reale


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