La Barcelona Bridal Fashion Week : vi racconto le migliori collezioni sposa 2021.

La settimana della Bridal Fashion si è appena conclusa a Barcellona e ci ha regalato bellissime collezioni, opera delle Maison più importanti del mondo del Wedding.

Vediamo insieme la classifica delle cinque migliori:

Al 5° posto:

Flora -Parole d’ordine: sensualità, leggerezza, leggiadria.

La Maison Israeliana mantiene la sua firma con abiti sirena e scivolati, che rappresentano la sua cifra stilistica.

Si alternano abiti che ammiccano più ai red carpet che alle navate, rubano abbondanti spacchi e scollature ad abiti da sera, per una sposa che crede nella propria capacità seduttiva. Improvvisamente, però lasciano posto a morbidi abiti boho, con pizzi chantilly e trasparenze in sovrapposizione: prende sopravvento un lato romantico, con linee sottoveste a spalline sottili e corpetti bustier.

Balze e ruches su gonne morbide spariscono nuovamente lasciando spazio a tagli geometrici che scoprono il busto.

Sono assenti grandi volumi, ma anche questo è una caratteristica peculiare della Maison.

Sicuramente, non è una collezione per tutte: è richiesta una personalità romantica, ma decisa, che crede nella propria femminilità.

Il risultato è un gradevole mix di sensualità e leggiadria.

Voto: 7

Al 4° posto:

Nicole – Un’eleganza innovativa

La giovane stilista Nicole Cavallo, figlia d’arte e cresciuta da sempre tra trine, veli e pizzi, sigla una collezione che prosegue la tradizione familiare (la mamma è la talentuosa Alessandra Rinaudo, che ha creato un impero sugli abiti per le bride-to-be di tutto il mondo), dandole una veste nuova, fresca e innovativa.

La collezione la rispecchia e traspone la sua giovane età nello stile, che parla alle spose millennial: ne capta i desideri e li traspone in linee armoniose e sartoriali.
I pizzi si sovrappongono a delicati lurex, per un effetto evanescente: abbiamo una sposa eterea, sofisticata che non ha paura di rifulgere.

Le scollature sono generose, sia su stili principeschi che su ammalianti sirene. Ma è sulle schiene che l’occhio rimane incollato: i pizzi rebrodè e macramè, si fanno intaglio nella pelle, e scivolano lungo code fluttuanti.

Questo è un omaggio innovativo alla tradizione italiana: nello schermo alle spalle delle modelle sfilano le immagini di un’Italia che sa sempre guardare avanti.

Il punto forte della collezione è indubbiamente legato all’omaggio a Milano, città dove la Maison ha uno dei suoi flagship più importanti.

Così, la storia della sartorialità intreccia tagli e stili nuovi, senza dimenticare il proprio percorso, ma aggiungendo eleganza là dove riveste una nuova sfaccettatura.

Voto: 7/8

Al 3° posto:

Jesus Peiro – La sposa dal gusto ineccepibile con la voglia di giocare.

Jesus Peiro manda in passerella una sposa bon ton, con un gusto insidcutibile per l’eleganza, ma che sa come non essere scontata.

I tessuti giocano con la luce, accompagnati da accessori estrosi come i lunghi guanti lurex e le cappe in plumetis a sostituzione di veli tradizionali.

I volumi degli abiti ci portano a spasso tra le epoche, partendo dagli anni ’60 dei cropped top, abbinati a romantiche gonne principessa, passando per silhouettes anni 40, rigorose in cady bianco ottico con generosi deschinè.

Non mancano pantaloni palazzo e preziose jumpsuite per una sposa modera e per nulla scontata.

Piume, frange e cristalli ci portano infine in atmosfere fitzgeraldiane da “Grande Gatsby”: è un esplosione raffinata di luce.

Nel complesso la collezione è apprezzabile proprio per la sua ecletticità.

Voto: 8

Al 2° posto

Antonio Riva – Il coraggio e la bellezza dell’imprenditoria italiana.

Merita ampiamente questa posizione lo stilista lecchese, che si riconferma uno dei Maestri della Moda Bridal: in questo anno così difficile amplia e trasforma la propria azienda, dando vita ad una officine delle idee, avvalendosi di giovani talenti, insieme con uno spazio dedito alla tradizione per un servizio di confezione d’eccellenza.

La collezione Etoile prende spunto dal balletto, per la leggerezza dei tessuti e la sapienza della lavorazione del mikado, la più preziosa delle sete, in modo quasi destrutturato e associato a corpini essenziali.

Originale anche la scelta dell’ambientazione della sfilata, nella casa dello stilista a Garlate, sul lago di Como

e suo buen retiro. Lo scenario è quello di una giornata tipo di una sposa: dalla sveglia alla preparazione con le damigelle e amiche. Con l’occasione ci presenta la sua collezione di sottovesti e chemise de nuit da usare prima della vestizione, davvero romantiche e preziose.

Non c’è dubbio che la Maison si riconfermi regina indiscussa di linee essenziali, anche quando sono presenti volumi. Immancabili le geometrie, che legano gli abiti alla firma di Riva.

Voto: 8,5

Al 1° posto

Pronovias – Il Glamour Chic va in passerella

Atmosfere hollywoodiane per la collezione siglata dall’italianissima Alessandra Rinaudo.

Uno stile che parla delle intramontabili dive come Maryliin Monroe, Elizabeth Taylor e trae ispirazione dalle icone più moderne come Scarlett Johansson e Jennifer Lawrence.

Ricami preziosi e cristalli disegnano linee che fanno spazio alla sensualità, per una sposa trendy e glam.

Abiti trasformabili, allora, ma non solo: lunghi strascichi da seguire con lo sguardo e risalire lungo la figura, danno vita a movimenti mozzafiato e sexy, che cristallizzano lo stile in uno spazio senza tempo.

Sono abiti questi che non sono databili: nulla dei dettagli può ascriverli ad un’epoca precisa. Sono attuali oggi e probabilmente lo saranno ancor per molto tempo a venire.

Si susseguono romanticismo e modernità nelle applicazioni 3D dei pizzi pregiati e nei volumi di spalline e orli, che esaltano la figura, qualsiasi essa sia.
La collezione strizza l’occhio alla sartorialità italiana. E si vede.

Voto: 9

Fuori podio ma merita comunque una menzione Pronovias Group con la collezione #WeDoEco: la prima collezione della casa di moda Bridal totalemente pensata in ottica di sostegno a supporto del settore wedding, nel suo percorso verso l’adozione di migliori standard ecologici.

Gli abiti da sposa si fanno allora sostenibili: quindici vestiti sostenibili sotto tutti i punti di vista, dai tessuti alle cerniere, dalle decorazioni agli appendini, e identificati con un’etichetta speciale 360º Eco, e ventiquattro ecofriendly, per i quali la maggior parte dei componenti sono ecologici.

Fra le proposte di #WeDoEco troviamo abiti dalla taglia 32 alla 64 dei vari brand che compongono il portafoglio di Pronovias Group: Atelier Pronovias, Nicole, House of St. Patrick e White One. Nel 2021 saranno disponibili anche modelli di Pronovias e Ladybird, per offrire così delle alternative responsabili e attente all’ambiente per tutti i brand.

Devo dire che nel complesso, anche nella versione digitale, la Barcelona Bridal Fashion Week riconferma l’importanza del suo scenario: ogni creazione è una gioia per gli occhi.

Ogni Maison dimostra una cura eccellente, una ricerca continua, dedita a rendere ogni donna la sposa che sogna.

E merita di essere.


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